di Giovanni Bongini
compagnia Prato e dintorni
con: Agata Stella, Matteo Calamai,
Vittorio Pulzelli, Lorella Fanelli,
Aldo Carbone, Piero Biagini,
Serena Ballini, Patrizia Massai
regia: Vittorio Pulzelli
Il destino delle persone verso le quali la natura è stata matrigna, negando loro la bellezza fisica, ha fatto spargere fiumi d'inchiostro ed è stato preso parecchie volte a soggetto per lavori di teatro. Si soleva dire a Firenze, nei tempi andati, che "nella famiglia di Sghio, al più bellino mancava una ganascia"! Figuratevi che nella bottega di Sghio, i brutti sono addirittura tre!
La commedia è un brillante vernacolo dai toni farseschi; la vicenda mette in evidenza personaggi semplici e modesti: i tre bruttoni, il pretendente affettato, la madre dispotica, la bella fanciulla non sottomessa, l'innamorato timoroso, tratteggiano un contesto umano ricco di forza d'animo e di generosità. La farsa si vela a momenti di un lieve tocco di malinconia che però, nonostante tutto fa ridere e sorridere. E, trattandosi di teatro toscano e fiorentino in particolare, non potrebbe essere altrimenti.