di Anat Gov
Compagnia 'Quarta Parete'
con:
Edisca Barni
Marco Romagnani
Leonardo Antiga
regia:
Marco Romagnani
Cosa succederebbe se un giorno il Padreterno in persona decidesse di scendere sulla Terra per andare in analisi? E’ un’ipotesi assurda, ma quando questa improbabile eventualità accade sul palcoscenico, allora il risultato è una commedia sagace, che affronta temi importanti e profondi, come quello del rapporto eterno tra Dio e l’Uomo, con quella ironia ebraica comune anche a Woody Allen.
Oh, Dio mio è un testo ironico e surreale: la psicologa Ella, madre single di un ragazzino autistico, Lior, riceve un misterioso paziente, che afferma di essere Dio. Un Dio depresso da secoli che Ella, superata la comprensibile diffidenza iniziale, riuscirà a “guarire”, attraverso un dialogo-terapia dai toni spesso aspri e drammatici.
Ma nello psicanalizzare il suo insolito paziente, Ella finisce per rivisitare il suo passato di ragazzina e di donna, trovando alla fine un’insperata serenità e perfino un meraviglioso “regalo”. Nella sua intenzione di avvicinare il Cielo alla Terra, l’autrice accompagna ciascuno dei suoi personaggi lungo un percorso di analisi e di ricerca, di se stesso e dell’altro, fino ad uno scambio di ruoli: umanizza Dio facendogli sperimentare fragilità e debolezze dell’animo umano ed eleva l’Uomo (in questo caso Ella) a salvatore del mondo.
L’autrice
Anat Gov, tra le più acclamate drammaturghe israeliane, ha portato in scena “Oh Dio mio!” nel 2010 a Tel Aviv, è stata ospite del Festival di Edimburgo nel 2004 con “Il casalingo” e ha vinto il premio nazionale israeliano con la commedia “Care amiche”, che ha fatto registrare oltre 700 repliche nel 2000. Ha curato l’adattamento di “Lisistrata” di Aristofane ed è famosa in patria anche come autrice televisiva e giornalista. Si è battuta per anni per la parità dei diritti dei cittadini arabi d'Israele e per una pacifica relazione con i paesi vicini. Si è spenta, a 58 anni, il 9 dicembre 2012.